Marcella di Folco [07.03.1943-07.09.2010]
Ricordare Marcella di Folco non è semplice, per la sua personalità complessa, per l'affetto con cui ha legato molti a sé, non solo a Bologna dove ha vissuto la seconda parte della sua vita, quella che l'ha fatta emergere come figura pubblica, ma anche in Italia e all'estero, soprattuto in Francia, nei suoi lunghi anni di militanza e visibilità politica.
Sono passati quasi quindici anni da quando se ne è andata. La ricordiamo oggi, 7 marzo, nel giorno in cui avrebbe compiuto ottantuno anni. Instancabile, vitale, istrionica, ironica, creativa, umorale, geniale, cruda, violenta, sensibile, popolare, intelligentissima. Una vera leader assolutamente naturale del movimento trans, e non solo, a cui si è messa a capo negli anni Ottanta in Italia. Capace di lavorare dentro, con e fuori dalle istituzioni, di occuparsi degli ultimi, delle questioni sociali, sempre in alleanza con il vasto mondo lgbt e le sue associazioni, con le associazioni femministe e sui temi delle donne, così come con il frammentario e variegato mondo della sinistra. Nata a Roma il 7 marzo 1943 è scomparsa a Bentivoglio, in provincia di Bologna, presso l'Hospice in cui era ricoverata ormai dall'agosto, il 7 settembre 2010.
Chi ha voglia di sentire la sua 'voce' in un racconto di sé, l'ultimo, può cercare il libro di Bianca Berlinguer, a cui si è confessata nelle ultime settimane della sua vita. Chi ha voglia di coglierne tutta la statura politica può rivolgersi alle molte registrazioni di convegni ed interventi politici a cui ha preso parte in qualità prima di militante e poi di leader del MIT o come esponente dei Verdi, raccolte e conservate da Radio Radicale e disponibili on-line.